venerdì 17 ottobre 2014

Post 13_ Formaggio e latte condensato

Fin dai tempi antichi il latte era utilizzato per produrre il formaggio.

Secondo quanto narra una leggenda, il formaggio sarebbe stato ottenuto per la prima volta casualmente da un mercante arabo il quale, durante un viaggio attraverso il deserto, avrebbe tentato di conservare il latte nello stomaco di un capretto sacrificato ancora lattante. Il caldo, gli enzimi della bisaccia e l’azione del movimento acidificarono il latte trasformandolo in “formaggio”. 

Nella cucina ellenica il formaggio, prevalentemente di pecora e di capra, era consumato fresco o stagionato, conservato nel vino, mescolato con erbe, affumicato o cotto al forno ed era servito abitualmente all'inizio o alla fine del pasto, pur potendo costituire a volte un piatto unico. 


Per i romani il formaggio è cibo di ogni classe sociale: particolarmente diffusa era la puls punica, che, secondo la ricetta di Catone, era una minestra a base di farina, formaggio fresco, miele e uova mescolati e cotti in acqua: un connubio di ingredienti forse sgradevole al nostro palato, ma di indubbio valore nutritivo. 

Un'altra ricetta romana era il moretum, un piatto a base di formaggio grattugiato condito con aglio, spezie ed erbe aromatiche.

Durante il Medioevo i formaggi, preziosi e facili da trasportare, furono anche utilizzati per effettuare pagamenti: infatti è frequente trovare, nelle cronache dell'epoca, ricevute di imposte espresse in quintali di formaggio.

Nel 1827 il pasticcere francese Nicolas Appert inventò il latte condensato ma fu successivamente perfezionato dall'americano Gail Borden. 
In pratica, è un latte cui è stato ridotta, attraverso il calore, la parte di acqua (circa l'86/88%) e aggiunto dello zucchero.

Diverse applicazioni del latte condensato oggi: 
- Provvista di emergenza in caso di conflitti militari o   catastrofi naturali;
- Al posto del latte come aggiunta a tè e caffè (es: lo spagnolo Café bombón);
- Al posto della marmellata sui toast
- Come guarnizione di dolci (es: churros in America Latina e Spagna).
- Per abbreviare la preparazione del dulce de leche (Argentina)

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